Nelle due giornate del 7 e dell’8 gennaio Contrariamente Palermo-Rete Universitaria Mediterranea, insieme ad altre associazioni antimafia come Libera, AddioPizzo, Agende Rosse, Cittadinanza Per La Magistratura e tante altre, era presente a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) alla commemorazione di Beppe Alfano a 20 anni dalla sua morte, ucciso per mano della mafia l’8/1/1993.
Beppe Alfano non era un magistrato, nè un illustre uomo dello Stato; era semplicemente un giornalista: uno di quelli che se c’è da parlare di mafia e denunciare a mezzo stampa le nefandezze mafiose, non si è mai tirato indietro. E per questo fu ucciso. Gli vollero mettere un bavaglio alla bocca, per sempre.
Un bavaglio però che anche dopo la sua morte non c’è mai stato, perchè è sempre stato forte il ricordo della sua cittadina nei confronti di quest’uomo. E anche oggi se ne è avuta l’ennesima dimostrazione, con una Barcellona gremita di gente accorsa solo per lui, per ricordare il suo impegno di onesto cittadino che pagò con la sua stessa vita. E per ricordare alla mafia, se ce ne fosse ancora di bisogno, che la Sicilia non dimentica. Che la Sicilia NON vuole essere mafiosa.