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NO all’aumento delle TASSE!

Nei giorni scorsi è pervenuta al Consiglio degli Studenti la bozza di “Regolamento in materia di contribuzione studentesca”.

Con l’approvazione della Finanziaria 2017, infatti, tutti gli Atenei italiani sono stati chiamati ad aggiornare i propri regolamenti sulla contribuzione studentesca entro il 31 marzo per far fronte alle misure adottate con lo “Student Act”.

Lo Student Act ha introdotto una No-Tax Area per gli studenti il cui ISEE è inferiore a 13.000 euro, oltre ad una calmierazione della tassazione per gli studenti che invece hanno un ISEE compreso tra i 13.001 e i 30.000 euro, purché questi conseguano un numero minimo di CFU e non siano iscritti al secondo anno fuori corso o superiore  (vedi la scheda tecnica).

Tuttavia il Governo non ha allo stesso tempo previsto adeguate coperture finanziarie per consentire agli atenei la garanzia di questa esenzione per la NO Tax Area.

Nonostante siano stati stanziati 55 milioni di euro (a nostro dire troppo pochi!), non sono stati definiti ancora i criteri di ripartizione di queste somme tra i diversi Atenei italiani.

In pratica quindi il Governo ha forzato gli Atenei ad aumentare la contribuzione studentesca degli altri studenti per poter garantire l’esenzione totale dalle tasse per gli studenti rientranti nella No Tax AreaL’Ateneo di Palermo, per far fronte a questa esigenza, ha inteso riformulare l’intero sistema di tassazione quasi come se non dovessero arrivare fondi nazionali, cercando le risorse necessarie esclusivamente nelle tasche degli studenti. Questo ha comportato un aumento sproporzionato della contribuzione studentesca a discapito delle fasce medie, ma soprattutto degli studenti in difficoltà in corso e gli studenti fuori-corso.

Questo provvedimento è la conseguenza primaria di una politica governativa grossolana e poco attenta alle esigenze degli studenti universitari: d’altra parte ciò non giustifica l’Amministrazione del nostro Ateneo ad adottare una riforma della tassazione aumentando ulteriormente e indiscriminatamente le tasse, senza rispettare i principi della progressività della tassazione e dell’equità.

Per tutte queste ragioni anche RUM – Rete Universitaria Mediterranea, attraverso il rappresentante Tiziano Policarpo ha deciso di dichiararsi CONTRARIA in Consiglio degli Studenti e di elaborare una CONTRO-PROPOSTA (LEGGI QUI: Tassazione proposta dall’Amministrazione e ControProposta a confronto – Regolamento Tasse  proposto dall’Amministrazione   – Tabella proposta dal Consiglio Degli Studenti ).

Riteniamo inammissibile e agli antipodi dei nostri principi ed obiettivi ogni altro aumento della tassazione studentesca!

COSA CAMBIA?

Il Regolamento prevede che, dall’a.a. 2017/18, ogni studente dovrà pagare solo l’Imposta di bollo; la Tassa regionale per il Diritto allo studio e il “Contributo onnicomprensivo annuale”, che va a sostituire il Contributo di Ateneo e che comprende anche i “diritti fissi” e la “tassa d’iscrizione MIUR” e la “tassa di laurea”.

NO ALLE NUOVE AREE CON TASSAZIONE MAGGIORATA!

Come si può leggere nella bozza di Regolamento presentata, l’Amministrazione dell’Ateneo ha aumentato il numero di “aree” tra quali differenziare il Contributo onnicomprensivo annuale, aggiungendo alle tradizionali aree “umanistica” e “scientifica”, anche quella le aree “medica”, ”professioni sanitarie” e “formazione primaria”.

In questo modo è stato possibile aumentare notevolmente il Contributo onnicomprensivo nelle nuove “aree”, consci che da questo non discenderà una diminuzione degli iscritti poiché i corsi in questione sono tra i più richiesti.  

In coerenza con la nostra battaglia nazionale contro il numero chiuso, quindi, abbiamo chiesto di eliminare questa distinzione in aree e di non far diventare i corsi della Scuola di Medicina sempre più “corsi d’elite”.

NO ALLE ALIQUOTE MASSIME PER GLI STUDENTI IN FASCIA CALMIERATA!

Secondo la normativa nazionale l’Ateneo può imporre agli studenti che hanno un ISEE compreso tra i 13.001 e i 30.000 euro un’aliquota massima del 7% sulla differenza tra il proprio ISEE e il valore di 13.000.

La nostra Amministrazione, avendo optato proprio per questa aliquota massima, fa in modo che si verifichi una situazione per cui, a parità di ISEE, anche lo studente in fascia calmierata paga comunque un Contributo onnicomprensivo maggiore rispetto all’anno scorso.

Questa formulazione inaccettabile è stata oggetto di una nostra proposta: l’aliquota andrebbe ridotta al 5% senza ulteriori prese in giro nei confronti degli studenti!

NO ALLE TASSE TROPPO ALTE PER I FUORI CORSO!

Secondo la normativa nazionale il contributo onnicomprensivo annuale dello studente fuori corso non può essere oggetto di una maggiorazione superiore al 50%, rispetto allo studente in corso.

Con la bozza di Regolamento presentata, questo “limite” non viene rispettato poiché lo studente fuori corso, che in quanto tale non rientra né in NO TAX AREA né nella FASCIA CALMIERATA, deve pagare un contributo che in alcuni casi eccede il 50%.

Con la nostra proposta abbiamo quindi chiesto riformare i valori presenti nella Tabella allegata al Regolamento e di rispettare le disposizioni della legge finanziaria 2016!

NO ALL’AUMENTO DELLE TASSE PER LE FASCE INTERMEDIE!

In questo sistema di contribuzione, facendo un paragone con l’anno scorso, le fasce più penalizzate sono quelle che si trovano in prossimità delle FASCE CALMIERATE (quindi dalla 15esima in su). L’aumento della tassazione, secondo il Regolamento, è in percentuale maggiore sulle fasce intermedie rispetto alle fasce alte.

Anche in questo caso chiediamo di riformulare la Tabella allegata al Regolamento, in modo tale da rispettare le direttive nazionali che impongono agli Atenei di stabilire un sistema di contribuzione nel “rispetto dei criteri di equità, gradualità e progressività”!

NO A MORE TROPPO ALTE!

In seguito ai problemi sorti qualche mese fa a causa dei numerosi ritardi nel pagamento delle tasse, l’Amministrazione ha deciso di apportare un aumento di quasi il 600% sulle more, passando da 26 a 150 euro per i primi 60 giorni.

Questo aumento, probabilmente pensato per gli studenti poco diligenti, non tiene conto dei danni che possono essere arrecati agli studenti che, per pagare le tasse, devono aspettare la “tredicesima mensilità”.

Per questo motivo abbiamo segnalato questa fattispecie abbastanza comune nella popolazione studentesca, chiedendo di riportare le indennità di mora ai livelli dell’anno scorso!  

APPELLO AL RETTORE!

Dopo aver manifestato la nostra contrarietà “costruttiva” e aver risposto con una contro-proposta, vogliamo fare un “Appello al Rettore” chiedendo di prorogare di 30 giorni il termine di approvazione del “Regolamento in merito alla contribuzione studentesca”, al fine di avere il tempo necessario per inviare al MIUR una richiesta formale di pubblicazione della quota di FFO spettante ai singoli Atenei e, quindi, di avere a disposizione quanti più dati e pareri possibili per elaborare un Regolamento più equo e rispettoso degli studenti!

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