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RELAZIONE SUL CONSIGLIO CDL L-16 ED LM-63

SCIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’ORGANIZZAZIONE E CONSULENZA DEL LAVORO 18/12/2013
-Approvazione del  verbale di riesame : sottolineando che dal prossimo a.a. Saranno presi provvedimenti per rendere più equa la distribuzione delle materie tra primo e secondo ciclo.

-Il prof. Bellavista ha segnalato la necessità di compilare correttamente le schede di trasparenza delle materie di facoltà, precisando le modalità di esame (scritto e/o orale e/o la presenza di prove in itinere) e sopratutto la necessità di caricarle nelle pagine docenti che da molti mesi risultano “in costruzione” creando disagi; il prof.Bellavista ha anche sottolineato che, per quanto riguarda gli studenti, bisogna che essi si impegnino a seguire le materie anche nel periodo antecedente le prove in itinere (nel senso che non devono ritirarsi a casa per studiare in vista delle prove in itinere) in quanto esse hanno la funzione di verificare l’ attenzione degli studenti durante il corso di lezioni.

CONVALIDE DI:
-altre attività formative a scelta dello studente (es. seminari, attestati…)
-tirocinii
-materie conseguite in erasmus con adeguamento dei cfu (nel senso che sono stati convalidati gli stessi cfu delle materie della nostra facoltà)
-acquisto corsi singoli per studenti laureati alla triennale che hanno richiesto iscriversi successivamente alla laurea magistrale
-visiting student sostenuti all’ estero 6 mesi con convalida di 30 cfu

APPROVAZIONE
-nomine docenti assistenti

SEGNALAZIONI DEI CONSIGLIERI
1) nel precedente consiglio (27 novembre) avevamo segnalato la necessità per gli studenti laureandi, di avere un documento esplicativo che indicasse per ogni corso di laurea attivo e disattivato:

➢ caratteristiche della prova finale (il problema è sorto anche a seguito di segnalazioni arrivateci da parte degli studenti dei corsi disattivati, i quali nella loro offerta formativa originale trovano ancora previsti i tre argomenti, mentre nell’ offerta formativa a cui sono stati successivamente accorpati -tra l’ altro senza riceverne comunicazione- trovano prevista una sola relazione.. e questo ha creato loro parecchi disguidi)
N.B. la maggiorparte delle segnalazioni ci sono state comunicate da coloro che si sono immatricolati nell’ anno 2008/2009, ad esempio chi si è immatricolato nel cdl 19 “organizzazione, amministrazione pubbliche e private e consulenza del lavoro” curriculum “amministrazione e politiche pubbliche” ed invece accedendo nel proprio portale studente si ritrova come cdl “scienze dell’ amministrazione e dell’ organizzazione L-16” curriculum “amministrazione e politiche pubbliche” ed il tutto senza aver ricevuto nessuna comunicazione dalla segreteria.

La mancata comunicazione non permette infatti di attuare la possibilità indicata all’ ART.10 C. 4 del regolamento didattico di ateneo prevede che “In caso di disattivazione di un Corso di Studio, l’Ateneo assicura agli studenti già iscritti la possibilità di concludere gli studi e di conseguire il relativo titolo, fermo restando che la frequenza alle lezioni del corso di studio è limitata alla durata normale del corso stesso, oppure di optare per il passaggio ad altri Corsi di Studio attivati, con il riconoscimento, a norma dell’articolo 20 del presente regolamento, dei crediti fino a quel momento acquisiti.

➢ moduli da consegnare e modalità di consegna come previsto ad esempio nel documento “nuove disposizioni in materia di tesi di laurea” visionabile al link http://portale.unipa.it/Nuove-disposizioni-in-materia-di-tesi-di-Laurea-00001/

➢ termini di consegna non solo del modulo del titolo della tesi e del pagamento delle tasse di laurea, ma anche e soprattutto i termini per la consegna della tesi cartacea e digitale (ciò infatti non è indicato né nel documento “nuove disposizioni in materia di laurea” né nel “cronoprogamma”, né nel “calendario didattico di ateneo”. In passato il termine di consegna della tesi cartacea (es. per la sessione di laurea straordinaria di marzo) è stato indicato nel calendario esami della sessione d esami precedente alla sessione di laurea (rimanendo nell’ esempio, la sessione di esami di gennaio/febbraio) e ricadeva approssimativamente a metà febbraio; tuttavia un’ informazione chiara e preventiva sul termine ultimo della consegna della tesi permetterebbe allo studente laureando di poter organizzare al meglio il suo ultimo periodo universitario, ad
esempio sarebbe un ottima soluzione fissare come data ultima per la consegna il 28 febbraio ed indicare tale data nel cronoprogramma (che viene pubblicato all’ inizio dell’ anno accademico).

RISPOSTA =POICHE’ IL REGOLAMENTO CITATO E’ UN NUOVO REGOLAMENTO NON SI APPLICA AI CORSI SUDDETTI E DUNQUE PRIMA NON C’ ERA LA POSSIBILITA’ DI OPZIONE MA IL CAMBIO VENIVA EFFETTUATO D’ UFFICIO E NON NECESSITAVA DI COMUNICAZIONE.
TUTTAVIA IL CAMBIO SI Può VISUALIZZARE ACCEDENDO AL PROPRIO PORTALE STUDENTI ED ENTRANDO NEL PROPRIO PIANO DI STUDI IN CUI, INFATTI, E’ INDICATA LA NUOVA DENOMINAZIONE DEL CORSO DI LAUREA.
DI CONSEGUENZA, COME REGOLA GENERALE, LO STUDENTE POTRA’ ACCERTARE IL TIPO DI PROVA FINALE -3 TESI O 1 TESI- ACCEDENDO AL SITO WWW.UNIPA.IT E CLICCANDO SU “OFFERTA FORMATIVA”, “CORSI DI STUDIO” ED INSERENDO NEL MENù A TENDINA IL NOME DEL CORSO DI LAUREA CHE VISUALIZZA SU SUO PORTALE STUDENTI.
DETTO QUESTO IL DOTT. TANTILLO NON SI PRENDE LA RESPONSABILITA’ DI CREARE UN DOCUMENTO CHE ESPLICHI LE MODALITA’ DI LAUREA PER OGNI CORSO DI LAUREA, IN PRIMIS PERCHE’ NON E’ DI SUA COMPETENZA POICHE’ QUESTI REGOLAMENTI VENGONO EMANATI IN ALTRA SEDE E LA SEGRETERIA DI SCIENZE POLITICHE E’ TENUTA SOLO A RIPORTARE CIO’ CHE RICEVE, INOLTRE NON RITIENE NECESSARIO CREARE UN DOCUMENTO A PARTE IN QUANTO QUESTE INFORMAZIONI SONO GIA’ PRESENTI NEL SITO WWW.UNIPA.IT E OGNI STUDENTE DOVREBBE SAPER UTILIZZARE IL SITO.

2) poiché le e-mail di convocazione al consiglio, anche stavolta, non sono state inviate a tutti i
consiglieri, abbiamo presentato l’ elenco scritto delle nostre mail. Una convocazione per tempo infatti permette ai consiglieri di poter organizzare meglio la raccolta e l’ esposizione delle segnalazioni e di poter visionare con calma, nei giorni o nelle ore prime del consiglio, i documenti da approvare.

RISPOSTA= HANNO AVUTO PROBLEMI CON LE MAIL.

3) abbiamo nuovamente presentato un problema già esposto in sede di commissione di qualità, in quanto era necessario esigere maggiori spiegazioni sul perchè non sia stato accolto:
il corso di laurea L-16 “scienze dell’ organizzazione, amministrazione e consulenza del lavoro – curriculum consulenza del lavoro e gestione delle risorse umane”, presenta una carenza in quanto tra le attività didattiche non viene contemplato un insegnamento dedicato alla “gestione delle risorse umane”; insegnamento molto importante che in altri atenei (es. La Sapienza e l’ università di Padova) riceve particolare attenzione

come infatti si può visualizzare cercando in un qualsiasi sito ufficiale le informazioni sulla figura professionale del gestore delle risorse umane:
“L’esperto in gestione delle risorse umane lavora a stretto contatto con le aziende e pianifica, in base agli obiettivi da raggiungere, quanta sia la forza lavoro necessaria e quali siano le competenze che il personale deve avere per soddisfare i fabbisogni qualitativi e quantitativi dell’azienda.Le sue funzioni sono sostanzialmente quattro: selezione, formazione, gestione del personale e sviluppo. Nelle piccole aziende i ruoli sono in genere svolti da un solo professionista, in quelle più grandi a ogni funzione corrisponde, invece, una specifica divisione guidata da un professionista a capo di un team di collaboratori..Il compito dell’esperto è di pianificare l’inserimento del personale, partecipando alla ricerca e alla selezione, elaborando i profili dei candidati e affiancando i responsabili durante i colloqui.Per quanto riguarda la gestione del personale già presente o appena inserito, l’esperto valuta eventuali esigenze di formazione e gestisce lo sviluppo della carriera occupandosi, a volte, anche di problematiche sindacali e cercando di fare da mediatore nelle politiche di retribuzione. E’ una figura fondamentale per misurare il rendimento dei lavoratori e la loro soddisfazione, premessa importante per il raggiungimento degli obiettivi di
un’azienda. Cura anche temi quali salute e sicurezza e, infine, può occuparsi di outplacement, ossia della ricollocazione dei dipendenti in uscita da un’azienda.
Per esercitare questa professione non è necessario possedere alcun titolo di studio specifico; tuttavia, per la complessità e la responsabilità del lavoro che si andrà a gestire, è senza dubbio fondamentale, e ormai sempre più richiesto, avere una preparazione di livello universitario.Le conoscenze di base possono essere fornite da diversi indirizzi di laurea. Per la maggior parte delle funzioni (in particolare per formazione, gestione e sviluppo) sono adatte generalmente le lauree umanistiche, tecnico-economiche o socio-psicologiche (Facoltà di Scienze della Formazione, Facoltà di Economia, Facoltà di Scienze Politiche) e tutti i vari corsi di laurea afferenti. Sono apprezzate anche la laurea in Ingegneria, possibilmente gestionale, e quella in Giurisprudenza. Chi si occupa di selezione deve essere preferibilmente laureato in Psicologia.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca http://www.miur.it/. Per approfondire le basi ottenute durante il corso di laurea è consigliabile seguire un master, annuale o biennale, che fornisca una preparazione più mirata alla professione.I master post-laurea in Gestione delle
Risorse Umane o Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane sono organizzati in molte città italiane.

In commissione qualità era infatti già stato risposto che questa materia (anche se con denominazione diversa) era presente nel corso di laurea magistrale L-63 che è il “naturale proseguimento della laurea triennale”. Abbiamo dunque insistito sulla questione perché il corso di laurea triennale è un corso professionalizzante e quindi non necessita per forza di una prosecuzione degli studi nella laurea triennale, di conseguenza la loro obiezione era per noi infondata.

RISPOSTA = SECONDO I NOSTRI PROFESSORI, Ciò CHE RIGUARDA LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE SI Può DEDURRE/ASSIMILARE STUDIANDO LE ALTRE MATERIE GIA’ PRESENTI NEL CORSO DI STUDI E NON E’ NECESSARIO INTRODURRE UNA MATERIA SPECIFICA ALLA TRIENNALE. SE POI LO STUDENTE VORRA’ APPROFONDIRE QUEST’ ASPETTO POTRA’, COME GIA’ DETTO IN COMMISSIONE DI QUALITA’, ISCRIVERSI ALLA LAUREA MAGISTRALE E STUDIARE QUELLA MATERIA.

4) Abbiamo segnalato che in questa sessione d’ esami (dicembre 2013) alcune materie dello stesso anno (in particolare diritto tributario, commerciale e storia del pensiero economico, tutte e tre del 3° anno) hanno avuto l’ appello d’ esame fissato nello stesso giorno 17 dicembre, addirittura due delle quali avevano un orario accavallato. Questo impedisce agli studenti “regolarmente in corso” di godere degli appelli disponibili.

RISPOSTA= dopo un breve battibecco tra i professori che si accusavano a vicenda… (in realtà la “colpa” non è loro, ma di chi gli acconsente di fissare gli appelli d’ esame in date o orari accavallati) SI E’ STABILITO CHE EFFETTUERANNO MIGLIORI CONTROLLI IN SEGRETERIA.

5) presentazione del caso di una studentessa laureata nel 2005 in un corso di scienze politiche triennale nell’ Università di Catania e che quest’anno ha deciso di immatricolarsi alla specialistica in scienze politiche qui a Palermo.
Secondo la guida all’immatricolazione alle lauree magistrali bisogna avere una laurea triennale che presenti determinati requisiti curriculari -tra cui un numero di cfu stabiliti- nella guida è anche specificato che se lo studente non raggiunge questi requisiti curriculari riguardanti crediti formativi si deve riunire il Consiglio di laurea magistrale per stabilire quali materie deve sostenere lo studente per poter raggiungere i requisiti richiesti (e deve riunirsi prima dell’ immatricolazione) inoltre nella guida è specificato che nel caso in cui lo studente laureato abbia avuto un voto di laurea inferiore ad una determinata soglia che da noi dovrebbe essere 100, allora dovrà sostenere un colloquio prima di potersi iscrivere alla specialistica.
La ragazza di Catania laureata con 105, seguendo le informazioni del nostro responsabile di Corso di Laurea, non ha dovuto sostenere il colloquio e dunque ha semplicemente effettuato la procedura di immatricolazione alla laurea specialistica e ha pagato il MAV, il tutto è stato registrato, la sua carriera è stata attivata e stava già seguendo le prime lezioni.
L’ 11 dicembre la segreteria le comunica di non avere i requisiti curriculari adeguati e che quindi le consiglia di farsi rimborsare le tasse di immatricolazione (che in realtà rimborsano solo in parte) e quindi perdere quest’anno di corso, nel frattempo può iscriversi a singoli corsi e sostenere le singole materie che avrebbero permesso di raggiungere i requisiti curricolari richiesti (il problema è che la studentessa ha ricevuto l’ avviso successivamente all’ immatricolazione, violando quanto viene disposto dalla guida). Dunque la ragazza in pratica sta perdendo un anno accademico per colpa del ritardo nell effettuare i “controlli sulla regolarità dei requisiti curriculari” e il ritardo nella comunicazione effettuata dalla segreteria.

RISPOSTA = NON È COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA ACCERTARE LE RESPONSABILITÀ DELLA SEGRETERIA E ALLORA ABBIAMO INSISTITO AFFINCHÈ VERBALIZZASSERO COMUNQUE IL TUTTO (DUNQUE HANNO PROVATO CHE NE HANNO PRESO VISIONE).

I Consiglieri di Corso Di Laurea

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