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UNIVERSITARI IGNORANTI: NON E’ QUESTA LA REALTA’!

Avendo preso visione sul sito loraquotidiano.it del video intitolato “Comizi di mafia – parte II”, girato all’interno della cittadella universitaria, ci riteniamo quantomeno sorpresi nell’apprendere che una così importante testata giornalistica abbia voluto mostrare uno spaccato per nulla coincidente con la realtà.

Appare chiaro – e ce lo confermano tanti colleghi – che è stato operato un montaggio ad arte, al fine di ridicolizzare l’immagine degli studenti palermitani, per di più censurando coloro che ben conoscevano i personaggi e i fatti oggetto delle interviste.

Sono infatti centinaia gli studenti, in particolar modo gli iscritti al corso di laurea in Giurisprudenza, che nel quotidiano s’impegnano personalmente per l’affermazione dei principi di legalità e giustizia che fungono da guida per i principali movimenti antimafia radicati nel territorio.

La R.U.M. – Rete Universitaria Mediterranea non condivide il contenuto di tale video, che ribadiamo non risulta per nulla aderente a ciò che si vive all’interno dell’ateneo palermitano.

Da anni la nostra associazione s’impegna, con le proprie attività, a promuovere e diffondere la cultura dell’antimafia con il fine precipuo di completare la formazione civica di tutti i nostri colleghi.

A dimostrazione di ciò basti osservare la nostra adesione, non solo formale, al comitato Scorta Civica Palermo che dal gennaio del 2014, su iniziativa di Salvatore Borsellino (portavoce nazionale del movimento Agende Rosse), segue attivamente il processo “Trattativa Stato-mafia”.

A seguito di tale adesione sono stati decine i gruppi di studenti che settimanalmente, grazie anche al nostro contributo, hanno potuto seguire presso l’aula bunker le udienze al fianco dei procuratori impegnati nel processo.

Un’ulteriore riprova dell’impegno della compagine della rappresentanza accademica si evince dall’elevato numero di attività formative di contesto inerenti il mondo dell’antimafia, tese a colmare le lacune dei piani di studio previsti.

Viste tali premesse si comprende bene come risulti essenziale da parte del quotidiano “L’Ora” tornare presso gli stessi luoghi , dove invitiamo a registrare un nuovo video-inchiesta nel quale non venga, questa volta, sminuita l’immagine degli studenti universitari i quali non possono sopportare l’onta di vedere ridotta la propria dignità agli occhi dell’opinione pubblica.

Resta fermo il fatto che la componente studentesca tutta si distacca dagli elogi mostrati nel video nei confronti di soggetti sottoposti a misure sanzionatorie per fatti afferenti la criminalità organizzata, nel caso di specie per fatti inerenti “Cosa Nostra”.

Inoltre, ribadiamo che la promozione e la diffusione della legalità non sono mai troppe. Se qualcuno ignora la storia recente della nostra amata terra, non va “deriso” ma sensibilizzato. Occorre l’impegno di tutti, dalle Istituzioni, alle associazioni, ai mass media, fino ad arrivare al semplice cittadino.

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