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FACCIAMO CHIAREZZA SULLA QUESTIONE PARCHEGGIO

 

Da circa tre anni si parla della privatizzazione del parcheggio all’interno della cittadella universitaria palermitana ed in questo periodo, tra proteste, dichiarazioni, articoli e insinuazioni è stata fatta molta confusione: facciamo un po’ di chiarezza.

Il 6 Agosto 2009 il consiglio di Amministrazione dell’ Università Degli Studi di Palermo,  tramite delibera, concede la gestione dei parcheggi a pagamento ad una ATI (Associazione Temporanea di Imprese) costituita da Eltron S.r.l. , Medprom S.r.l. , Autoservizi Inzerillo S.r.l. A seguito di diverse manifestazioni da parte degli studenti, nel corso dell’anno accademico 2009-2010, tale concessione non è mai entrata in vigore; il problema però non è stato risolto ma soltanto accantonato e rinviato.

In quel periodo viene costituita una commissione composta da docenti, studenti e referenti dell’ATI per intavolare una trattativa che potesse rendere la concessione il meno gravosa possibile per gli utenti. Tale trattativa ha portato a diversi miglioramenti rispetto alla proposta iniziale (già approvata) tra cui una diminuzione delle tariffe, agevolazioni agli studenti con una bassa fascia di reddito, abbonamenti annuali e possibilità per il primo anno di far entrare gratuitamente le moto. L’attuale tariffario, per il primo anno di attivazione, può essere così sintetizzato: un euro per le auto e cinquanta centesimi per le moto all’ora, abbonamenti annuali per studenti (prima, seconda e terza fascia di reddito al costo di 35 euro all’anno, dalla quarta all’ottava fascia 45 euro), gli assegnisti, i dottorandi e i borsisti 55 euro annui, il personale tecnico-amministrativo 70 euro, i docenti 80 euro. Inoltre, insieme all’abbonamento, è previsto l’acquisto di un transponder – una sorta di telepass – di validità annuale del costo di 10 euro.

Il vero nodo della questione però ruota attorno alla figura del Rettore, il quale subisce da anni diverse pressioni da parte degli studenti, per una migliore viabilità e vivibilità all’interno della cittadella universitaria, da parte della ATI, che minaccia di intraprendere una azione legale se l’attuazione del progetto verrà ancora rinviata, e da parte della Prefettura e dei Vigili del fuoco tramite ingiunzioni che lo obbligano a dover prendere delle decisioni chiare in tema di sicurezza ed ordine pubblico.

L’ UDU PALERMO – UNIONE DEGLI UNIVERSITARI e la RUM – RETE UNIVERSITARIA MEDITERRANEA da sempre si sono battuti contro questo progetto che non risolve i problemi della mobilità e della vivibilità all’interno della cittadella universitaria ma che, riteniamo, costituisce soltanto un’ulteriore tassa a carico degli studenti. Nelle commissioni e nei tavoli di trattativa, dove siamo stati sempre presenti, abbiamo sempre ribadito la nostra contrarietà alla privatizzazione della cittadella universitaria riuscendo comunque ad ottenere, dopo lunghe trattative, notevoli miglioramenti rispetto alla prima ipotesi contrattuale. Vogliamo inoltre smentire la notizia circolata nei giorni scorsi circa l’approvazione della delibera, in via definitiva, da parte del Consiglio di Amministrazione: in data 15 Maggio 2012, infatti, tale concessione è stata soltanto trattata ma non sottoposta a votazione.

La nostra proposta è quella di RENDERE COMPLETAMENTE PEDONALE LA CITTADELLA UNIVERSITARIA GARANTENDO GRATUITAMENTE I PARCHEGGI PERIFERICI E UN SERVIZIO DI NAVETTA TRA QUESTI E LE FACOLTÀ, AL FINE DI RENDERE IL POSTO IN CUI VIVIAMO UN LUOGO PIÙ SICURO, VIVIBILE E SANO. La sostenibilità economica di questa proposta può essere ricercata sfruttando i finanziamenti europei in materia di eco-sostenibilità ambientale.

RUM – RETE UNIVERSITARIA MEDITERRANEA/ UDU PALERMO – UNIONE DEGLI UNIVERSITARI 

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