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TESSERINO MENSA: NON CI BASTA LA SOSPENSIONE FINO AL 1° GENNAIO

Oggi, 8 novembre 2013, l’ERSU Palermo ha pubblicato un comunicato stampa sulle “Misure anti-crisi” varate dal Commissario straordinario Dott. Giuseppe Amodei (http://www.ersupalermo.it/borsedistudio_provvedimenti_anticrisi/).

Nella giornata di ieri, i rappresentanti della R.U.M.-Rete Universitaria Mediterranea hanno incontrato la dirigenza dell’ERSU per discutere sulle misure oggetto del suddetto comunicato e sui futuri provvedimenti da adottare. Le nostre considerazioni e proposte sono state accolte in pieno.

1) In merito al saldo delle borse di studio per i vincitori e all’erogazione di ulteriori 2.115 borse per gli idonei 2012/2013, ricordiamo che l’aumento del Fondo di Intervento Integrativo Statale da 9 a 16 milioni è una decisione adottata dal MIUR a seguito delle sedute della Conferenza Stato-Regioni dell’aprile 2013, sotto le pressioni e le richieste dell’assessore regionale all’istruzione Nelli Scilabra.

2) Con i vertici dell’ERSU abbiamo concordato l’abolizione (dal 1° gennaio 2014) del vecchio “tesserino mensa” e l’utilizzo della “carta regionale dei servizi” (la cosiddetta tessera sanitaria) che consentirà l’accesso diretto alle mense universitarie. L’ ERSU ci dice che  attraverso i risparmi derivanti (circa 20mila euro l’anno), saranno adottate misure per la sicurezza degli ospiti nelle residenze universitarie. Inoltre, sarà possibile con questo strumento, dietro il rilascio di un PIN per l’utilizzo della “carta”, la partecipazione ai concorsi Ersu in modo digitale, dematerializzando tutto il procedimento amministrativo e consentendo di non chiedere più agli studenti la produzione di documenti cartacei.

3) Il nuovo “Regolamento sul servizio di ristorazione” è stato oggetto di un’ampia discussione e confronto con i nostri rappresentanti. Condividiamo con grande soddisfazione il principio di dare un impianto “sociale” all’accesso alle mense universitarie. Non era concepibile che soldi pubblici venissero utilizzati per contribuire al pasto di soggetti con reddito altissimo! Infatti, un pasto costa all’ERSU € 6,75;  fino ad adesso, anche per chi aveva un ISEE elevato, l’ente contribuiva comunque, seppur in misura proporzionale, al pagamento del pasto. Chiedere un sacrificio a chi versa in buone condizioni economiche, per consentire di aumentare i benefici nei confronti di studenti meno agiati ci sembra scontato e sacrosanto!

PER QUESTI MOTIVI ABBIAMO FATTO PROPOSTE CHE RISOLVANO VERAMENTE IL PROBLEMA! E CHE NON LO RIMANDINO A GENNAIO SOLO PERCHE’ CI SONO LE ELEZIONI!!!!!!!!!!!!!

R.U.M. E’ CONVINTA CHE L’ERSU POSSA TROVARE UNA SOLUZIONE CHE CONSENTA DI EVITARE  QUESTI DISAGI PER LE FASCE PIU’ BASSE. 

Entrando nel merito del Regolamento abbiamo ottenuto di avere una discussione più ampia sulle tabelle e gli importi, proponendo di sospendere il nuovo sistema fino al 1° gennaio 2014, in concomitanza con l’abolizione del tesserino mensa. Rammentiamo che l’obiettivo di fondo è e rimane la garanzia di 300 borse di studio in più!!! Continuare a garantire le fasce alte, a discapito di 300 studenti bisognosi e destinatari per Costituzione dei benefici ERSU, è quanto mai ASSURDO, oltre che IMMORALE!

Sulla tabella delle premialità, riscontrando che gli studenti durante il percorso accademico possono vivere difficoltà o situazioni personali particolari, abbiamo proposto e ottenuto di ridurre la percentuale per essere considerati meritevoli (dal 70% al 50% dei CFU richiesti dal bando per l’accesso alla borsa di studio).

QUINDI

Chi fomenta le folle, facendo disinformazione, per fini totalmente estranei e lontani dal bene degli studenti, è un ipocrita e soprattutto gioca con i diritti dei nostri colleghi. Fare “arrustute” e “funerali”, non contribuisce al miglioramento del diritto allo studio, bensì mira al mantenimento dello status quo, spacciandolo per attività di rappresentanza, con la conseguenza di ritardare la risoluzione dei problemi, manifestando una completa indifferenza sul tema, se non per scopi personalistici.

La Rete Universitaria Mediterranea continuerà a tutelarvi con l’attività di rappresentanza, e non con il populismo. Dialogherà e si batterà nelle sedi competenti e non davanti ad una grigliata!

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